Il Lato oscuro della Moda, Star Wars e il mio personalissimo modo di raccontarmela.

La moda è nell'aria e noi la respiriamo nelle sue mille sfaccettature che riflettono, in un caleidoscopio di forme e colori, tutta la complessità del mondo che ci circonda.
Ne facciamo tutti parte volenti o dolenti e ognuno da il suo piccolo contributo a costruire un'atmosfera di gusto che si polverizza nell'aria che respiriamo, nell'acqua che beviamo, nel cibo di cui ci nutriamo e sopratutto nei vestiti, scarpe e accessori che ogni giorno indossiamo e portiamo a spasso con noi nel mondo che abitiamo.
A questo si aggiunga la spropositata mole di proposte che ogni giorno inondano gli scaffali di Boutique, Grandi Magazzini, Bancarelle dei Mercati, Outlet ...
La moda disegna il paesaggio in cui ci immergiamo tutti i giorni, disegna noi stessi come individui e come parte di una comunità. Ci vestiamo per essere riconosciuti come simili dal gruppo di cui facciamo parte, ribadendo al contempo la nostra unicità.
L'atto del vestirsi alla mattina racchiude al sua interno una grande complessità, una complessità che proprio perché tale è anche colma di contraddizioni (Vedi Post: Philip K. Dick & Fashion Consciousness ...)
Quello che sto proponendomi di fare è condividere le basi sulle quali ho elaborato la strategia con cui personalmente maneggio e rifletto tale complessità.
In sintesi, sono una persona molto vanitosa e la vanità si scontra con il Lato Oscuro della Moda, lato che personalmente mi è quasi impossibile digerire.
Quando parlo o penso al Lato Oscuro della Moda sento subito risuonare nelle mie orecchie la voce filtrata dal respiratore di Darth Vader e le inconfondibili note della Marcia imperiale di Star wars ...




Il Lato Oscuro della Moda nel mondo reale e il Lato Oscuro della Forza nella saga di Star Wars sono molto simili tra loro:
  • Esistono.
  • Sono molto potenti.
  • Fanno leva sull'emotività.
  • Non è facile stare loro alla larga.
Tornando a noi, per Lato Oscuro della Moda intendo il suo alto costo sociale e ambientale.
Non è un mistero per nessuno che:

  • Le persone che cuciono i vestiti che indossiamo non vengono pagate adeguatamente in nessuna parte del mondo.
  • La produzione di fibre è nociva per l'ambiente, siano esse fibre naturali che di sintesi.
Senza entrare nello specifico dei due macro temi di cui sopra, il desiderio di conciliare questa contraddizione di fondo, vanità e desiderio di un mondo più bello, ha generato questo Blog che si propone di essere la raccolta di una serie di strategie con le quali cerco di conciliare l'inconciliabile.
L'idea è condividere piccole pratiche che saranno pure un granello di sabbia nel deserto, ma un granello di sabbia è sempre meglio di niente!

Non sarà una persona sola a cambiare il mondo. In realtà sarebbe molto bello e più comodo se così fosse, invece la responsabilità di questo mondo è di tutti, tutti ne siamo responsabili e tutti possiamo fare qualcosa, qualsiasi cosa è meglio che non fare niente ... non so se mi spiego ;-)

Nel Blog condivido quello che faccio io, i vestiti che vedete sono i miei, abiti che ho raccolto nel corso del tempo e che indosso quotidianamente. Tra l'altro, per ovvie ragioni di tempo, gli outfits che pubblico sono quelli con cui vado in giro. Infatti, non avrei il tempo di fare diversamente, mi fotografo tutti i giorni e poi scelgo quello che mi sembra più presentabile.


Riprendendo il discorso, i parametri che mi sono data e entro i quali riesco a muovermi sono i seguenti:

No integralismo
Non pretendo da me stessa il cento per cento di integrità riguardo all'eticità del mio guardaroba, ma cerco di riflettere molto attentamente ogni volta che sgarro senza colpevolizzarmi.
Nel corso degli anni questa strategia, insieme ad un'assaggio di prima mano di cosa vuol dire lavorare all'interno dell'industria della moda, mi ha portato a ridurre i mie acquisti nel mercato mainstream dell'abbigliamento.
Se non è proprio possibile affamare la bestia almeno teniamola a regime ;-)

Scambiare Vestiti
Devo dire che questa abitudine mi è stata tramandata da mia mamma e dalle sue amiche.
Molti pezzi del mio guardaroba provengono dai sacchi delle amiche di mia madre, delle mie amiche e amici, del mio compagno ... in pratica recupero tutto quello che mi viene a tiro, stoffe, bottoni, pizzi, nastri ... non mi faccio scappare niente!

Negozi del Usato

Non vale la pena comprare qualcosa di nuovo quando ogni giorno buttiamo tonnellate di roba parzialmente usata quando va bene o addirittura nuova.

Riconoscere il valore che si nasconde tra le fibre e le cuciture di vestiti e accessori

Un vestito, un paio di scarpe, una borsa, un paio di orecchini o una collana, insomma tutto quello che indossiamo è frutto dell'ingegno, dell'abilità e delle competenze di persone.
Persone che hanno coltivato, allevato, estratto, conciato, tessuto, cesellato, stampato, cucito, tagliato, progettato e chi più ne ha più ne metta, quel particolare oggetto con il quale ci stiamo ornando e proteggendo.
Molto spesso queste persone non sono state debitamente retribuite per il loro lavoro.
Butto nella spazzatura solo quei capi che sono realmente usurati. Gli altri li scambio, li modifico, li lascio semplicemente da parte nell'attesa di una nuova ispirazione.

Vestirsi alla mattina è divertente e creativo

Molto spesso l'aspettativa di vita di un capo dipende anche dall'abilità che abbiamo nell'interpretarlo sempre in modo nuovo e l'ispirazione può venire da ogni dove.
Una persona per strada, una vetrina, una rivista, un blog, un brand, le vetrine di Zara, Prada e Gucci vari, ... insomma le suggestioni possono essere infinite e devo dire che non ho alcun pregiudizio quando cerco un'idea o uno stimolo ...

Cucirsi qualcosa da zero
Cimentarsi nella realizzazione di un capo è utile perché permette di vivere in prima persona quante e quali conoscenze servono. Questo a me ha permesso:

  • Di rispettare e stimare chi è capace di farlo.
  • Di realizzare in prima persona i capi che mi frullano in testa ;-)
  • Di aggiustarmi e modificarmi i vestiti da sola.
  • Di apprendere un mestiere.
  • Di comprendere perché spesso fare un orlo in sartoria costa di più del capo che dobbiamo orlare ... meditate gente meditate ;-)

Informarsi con attenzione sui Brand
Grandi o piccoli che siano, purtroppo, non sono mai innocui considerando che:

  • Ad un prezzo molto elevato non corrisponde necessariamente un equa distribuzione dell'utile tra tutte le figure coinvolte;
  • Il tessile è il settore dell'industria sul quale si conoscono meno retroscena in assoluto. 
  • Osservare l'etichetta del capo che stiamo comprando oltre che per valutare il materiale di cui è fatto anche per vedere dove è stato confezionato. Magari tornando a casa ci viene la curiosità di scoprire come se la passa la gente che lavora nel tessile in Tailandia per esempio ... 
Lunatic Needle mi permette di condividere tutto questo, magari a qualcuno torna utile qualcosa:
  • Un'idea per passare un fine settimana cucendosi qualcosa, o provando a farlo. Magari poi decidendo di frequentare un corso per impratichirsi di più;
  • Uno spunto su come indossare qualcosa che giace dimenticato nell'armadio;
  • Uno spunto su come ridare nuova vita a qualcos'altro;
  • Un pensiero in più per non entrare a comprarsi qualcosa semplicemente perché siamo annoiati o perché tanto costa poco;
Insomma tutto questo per me non è frivolo, ma è il famoso granello di sabbia nel deserto.
Lunatic Needle è lo spazio in cui condivido la mia strategia senza perdere il gusto, la leggerezza e il divertimento di scegliere forme e colori che mi fanno stare bene.

E questo è tutto gente!

B.V.

Nessun commento :

Posta un commento

Grazie ;-)