About Lunatic Needle & Me



Probabilmente, l’idea di questo blog è nata immediatamente la prima volta che ho riflettuto in modo critico sul concetto di moda.
All’epoca lavoravo come venditore per un noto brand d’abbigliamento italiano. Di moda e abbigliamento non me ne era mai importato, mi ero appena laureata in Filmologia e la mia grande passione fino allora era sempre stata il cinema in generale e in particolare quello asiatico. Ricordo chiaramente di essere finita a lavorare in quell’enorme negozio di vestiti per disperazione ... adesso penso che la vita ha un modo tutto particolare di darti dei suggerimenti :-)
Un giorno come un altro, incontro un’affezionata cliente che subito mi fu presentata dalle colleghe come una cliente “particolare”. Infatti, era abitudine della signora acquistare regolarmente abiti di taglia 42 o maglie di taglia S seppure queste fossero a mala pena sufficienti a coprirla.
Per dirla tutta, la signora girava con le braghe slacciate, ma questo non la convinceva a scegliere una taglia differente, perché lei era una taglia 42 e quei pantaloni, con la patta oscenamente aperta, le stavano benissimo!
In quel momento ho realizzato quanto il lavoro che svolgevo fosse qualcosa di più che un’innocua attività per tirare alla fine del mese!
Mi sono chiesta com’era possibile che un’astrazione statistica – perché questo sono tutte le taglie, compresa la 42 - potesse ossessionare fino a questo punto un essere umano.
Questo è bastato ad incuriosirmi al punto da continuare a lavorare per quell’azienda fino al 2008, facendo anche una piccola crescita di carriera !!!
Quello che apparentemente si mostra come un mondo superficiale, un innocuo passatempo per signore annoiate, in realtà non è altro che una macchina feroce che, da un lato, divora materie prime in processi di produzione altamente inquinanti; dall’altro utilizza mano d’opera a basso costo applicando politiche di sfruttamento e oppressione in paesi con economie deboli. A questo mi permetto di aggiungere per esperienza personale che anche in Italia le condizioni di lavoro nel tessile sono al limite e a volte oltre ...
A questo si aggiungono le profonde implicazioni del sistema Moda nel definire, fortificare e promuovere stili di vita e immaginari reazionari. Si tratta di scenari quanto mai pericolosi poiché sono finalizzati alla promozione di un consumo acritico di prodotti caratterizzati da una obsolescenza precoce che pesano enormemente sugli equilibri ecologici del pianeta e sulla vita e le condizioni di lavoro di chi realizza praticamente questi abiti.
Tenendo conto di tutto questo, non posso fare a meno di affermare che:
vestirsi la mattina è un gesto ad alto impatto ambientale e sociale.
A giugno del 2008 colgo l’occasione di una ristrutturazione interna per prendere i soldi e scappare il più lontano possibile da quel baraccone delirante.
Decido di seguire un percorso di formazione presso l’Atelier Il Bagatto. Scelgo una sartoria che produce esclusivamente su misura perché inutile dire che se sento la parola “taglia” e soprattutto “taglia 42” mi sento male!
Studio per tre anni intensivi sotto la supervisione di Helder e Norma e alla fine eccomi qua:

Lunatic Needle è il diario in cui mi piacerebbe raccogliere e condividere buone pratiche di consumo critico, autoproduzione e re-styling perché sono convinta che un mondo migliore sia possibile.

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